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lunedì 15 giugno 2015

Gli effetti benefici del mandarino (Citrus Reticulata)





Questa specie di agrume è coltivata per i suoi frutti. Nella lingua italiana diversi agrumi sono chiamati mandarino (per es. Citrus reticolata, Citrus tangerine, Citrus clementina, ecc.), ma secondo il Libro Europeo dei Farmaci (Ph. Eur. 5.6) dalla frutta fresca del Citrus reticulata
viene distillato l’olio essenziale del mandarino, con metodi meccanici appropriati, senza riscaldamento.

Il mandarino è diffuso nella parte meridionale della Cina e nelle isole Filippine, si trova anche allo stato selvatico.
Da qui venne diffuso all’inizio del XVIII secolo nei paesi meridionali dell’Europa (Italia, Grecia, Spagna ecc.), nel continente americano, in alcuni paesi dell’America del
Nord, dove viene coltivato su ampie piantagioni.


Principi attivi principali:

Il valore nutritivo degli agrumi si trova soprattutto nelle fibre, nelle vitamine (prima di tutto nella vitamina C che è antiossidante, antitumorale e protegge contro lo stress), negli acidi vegetali, nei minerali e nei flavonoidi.
La scorza della frutta contiene 0,2-0,5% di olio essenziale (65,0-75% di limonene e 16,0-22% di gammaterpinene), sostanze amare, flavonoidi e cumarina (questi ultimi
composti mancano dall’olio ottenuto dalla distillazione al vapore, la loro presenza si trova negli oli pressati a freddo).

Principi attivi principali (scorza della frutta):

Nella medicina cinese tradizionale al posto della frutta e dell’olio essenziale viene utilizzata soprattutto la scorza del mandarino. Il nome della scorza verde ancora acerba è Qing-Pi, la scorza della frutta matura invece è Chen-Pi. La prima viene usata per la protezione del fegato, mentre invece la seconda per la protezione della milza e come carminativo.

Altri effetti riconosciuto sono quello digestivo, quello di ridurre le infiammazioni ed espettorante.


Vorrei precisare che il Tè Spica DXN contiene la scorza del mandarino maturo.



 

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